"Io non ho parlato del contratto neanche nel procedimento disciplinare per un motivo semplicissimo: che non mi è stato contestato". Lo ha detto a Matrix Francesco Bellomo, l'ex giudice del Consiglio di Stato destituito nei giorni scorsi dalla magistratura, a proposito del 'contratto' stipulato con chi seguiva i suoi corsi di preparazione e che prevedeva varie clausole, compreso un dress-code. "Voi parlate di queste clausole no? Non c'erano neanche nella incolpazione", dice Bellomo nel corso dell'intervista su Canale 5.
"Andate dal miglior civilista italiano e vediamo che vi dice del contratto...". L'ex magistrato - che nonostante la destituzione, si legge in una nota di Matrix, ha tenuto una lezione per chi segue il suo corso in preparazione dell'esame da magistrato - dice di aver "paura dei giornalisti. Io parlo a 200 persone - dice, rivolto ai cronisti - voi parlate al mondo e fate paura, siete in grado di condizionare le decisioni degli apparati, il Washington Post che si interessa del contratto, delle borse di studio...".
Alla contestazione che nelle sue riviste è stato raccontato anche il rapporto sentimentale con corsiste, Bellomo risponde: "L'amore può essere oggetto di studio, anzi è oggetto di studio, tutto è oggetto di studio, noi come è che comprendiamo la realtà? Come è che ci guardiamo? Lasciar fuori l'amore che è una delle forze trainanti dell'universo...". "Nelle riviste ci sono anche equazioni, voi vi azzardate a parlare anche di quelle? No! Perché non ne capite niente...", conclude.
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