La modella inglese Chloe Ayling,
sequestrata lo scorso luglio a Milano e minacciata di essere
messa all'asta e venduta sul deep web, e poi liberata anche dopo
una richiesta di riscatto, ha subito una serie di "violenze
fisiche", tra cui "l'ammanettamento", il fatto di essere stata
"narcotizzata" e "brutalmente trasportata dentro una valigia"
fino a una baita in Piemonte, ma anche tante "pressioni
psicologiche". Lo hanno raccontato alcuni investigatori della
Squadra mobile, che ha condotto le indagini, nel processo
milanese a carico di Lucasz Herba, 30enne polacco di Birmingham
finito in carcere il 17 luglio scorso per il rapimento che
avrebbe messo in atto assieme al fratello Michal Konrad Herba.
Michal Herba, arrestato in Gran Bretagna un mese dopo il
fratello, preso invece in Italia, è ancora in attesa di
estradizione dall'Inghilterra. Secondo le indagini del pm Paolo
Storari, ricostruite in aula dai testimoni, la modella era stata
attirata a Milano con l'offerta di un servizio fotografico.
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