I giudici della Corte d'appello di
Venezia sono in camera di consiglio per decidere se ammettere la
richiesta di revisione del processo presentata dai legali di
Bruno Lorandi, bresciano, condannato definitivamente
all'ergastolo per l'omicidio della moglie Clara Bugna, trovata
senza vita in casa, uccisa con la cintura dell'accappatoio
stretta al collo, il 10 febbraio 2007 a Nuvolera, in provincia
di Brescia. L'avvocato Gabriele Magno, legale di Lorandi, ha
chiesto la revisione portando come nuova prova: una presunta
relazione segreta tra la vittima ed un uomo che, secondo il
difensore di Lorandi, aveva l'interesse ad uccidere la donna
temendo che rivelasse il loro rapporto clandestino. Il nome
dell'uomo sarebbe contenuto in un libretto in cui Lorandi e la
moglie segnavano ogni spesa e il presunto amante di Clara Bugna
avrebbe dovuto versare alla coppia cinquemila euro per un
vecchio debito, altro aspetto che, secondo i legali di Lorandi,
avrebbero spinto al delitto.
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