E' rientrato in Italia Vincenzo Macrì, il 53enne ritenuto esponente apicale della cosca Commisso di Siderno arrestato lo scorso giugno all'aeroporto di San Paolo, in Brasile, mentre tentava di raggiungere Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità.
Il ricercato, figlio di Antonio Macrì, detto il "boss dei due mondi", gestiva secondo le indagini il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa. Dal settembre 2015 si era sottratto all' esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall'Autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell'ambito dell'indagine "Acero Connection", coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. All'arrivo di Macrì a Fiumicino, scortato dagli agenti dello Scip della Criminalpol, saranno espletate le formalità dell'arresto sul territorio nazionale ed immediatamente sarà portato in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria calabrese.
Vincenzo Macrì è arrivato all'aeroporto di Fiumicino alle 6:25 a bordo del volo di linea Alitalia da San Paolo. Il 53enne, appena sbarcato, scortato dagli agenti dello Scip della Criminalpol, è stato condotto dalla Polaria negli uffici della Polizia di frontiera per il foto segnalamento e per le formalità dell'arresto sul territorio nazionale, in via di completamento. Quindi, a quanto si è appreso, sarà trasferito nel carcere di Rebibbia.
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