"Sono qui per testimoniare il mio sostegno e quello del Governo. So che in una parte del Governo non c'è la stessa sensibilità ma l'Italia non tornerà indietro, non si perderanno i diritti conquistati". Così il sottosegretario alle pari opportunità Vincenzo Spadafora, che partecipa al Pompei Pride. "Nel contratto di governo non ci sono questioni riguardanti il mondo Lgbt, ma convocherò prestissimo le associazioni di settore per avviare un percorso di ascolto e confronto".
"Nessuno mi ha chiesto di non esserci, altro che veti", risponde inoltre - a margine del corteo del Pompei Pride - a chi gli chiedeva se avesse ricevuto veti sulla sua partecipazione all'iniziativa. Stamane due parlamentari campani della Lega - il sottosegretario con delega al Sud Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa - avevano espresso la loro contrarietà al fatto che il corteo transitasse davanti al santuario di Pompei: "La scelta di manifestare dinanzi al Santuario può essere interpretata come una mera provocazione, più che una manifestazione per rivendicare diritti", hanno detto, ribadendo comunque "il diritto a manifestare garantito dalla Costituzione a tutti i cittadini".
Fontana, Spadafora non parla a nome governo - "Con tutto il rispetto, il sottosegretario Spadafora parla a titolo personale, e non a nome del governo, né tantomeno della Lega. Per quanto ci riguarda, la famiglia che riconosciamo e sosterremo, anche economicamente, è quella sancita e tutelata dalla Costituzione". Lo scrive, in un post su facebook, il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana.
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