L'uomo senza fissa dimora trovato morto stamattina dai carabinieri nel parco della Resistenza è il nono clochard morto a Roma in poco più di due mesi, da quando è iniziata la stagione fredda. Il primo decesso risale all'alba dello scorso 29 ottobre quando una senza fissa dimora tedesca di 75 anni fu trovata senza vita a San Pietro. Un mese dopo, la mattina del 29 novembre a scalo di San Lorenzo fu segnalato il corpo di un clochard su via dello scalo di San Lorenzo riverso su un marciapiede. Il 7 dicembre sera a piazza della Rovere, in zona San Pietro, un polacco senza fissa dimora di 62 anni morì presumibilmente a causa del freddo. Circa 10 giorni dopo, Il 19 dicembre, un clochard un tunisino di 62 anni fu trovato cadavere in un rifugio di fortuna sulla sponda del Tevere, all'altezza di Largo Marzi. Il 2 gennaio, invece, il corpo di un clochard è stato trovato da alcuni residenti su una panchina del parco di piazza Lorenzo Lotto, a Tor Marancia. Mentre due giorni dopo, all'altezza di Lungotevere di Pietra Papa sull'argine del Tevere i carabinieri, su segnalazione di una passante, hanno trovato il corpo senza vita di un 52enne romeno. L'8 gennaio, a Ponte Sublicio, a perdere la vita è stato un uomo, finito carbonizzato nella sua baracca. Dagli accertamenti della polizia sembra che l'incendio sia scaturito da un un fuoco che aveva acceso per riscaldarsi dal freddo della notte. Infine ieri un altro senza fissa dimora è stato trovato in un'area verde alle spalle di un'edicola a piazza Irnerio. Un decimo clochard morì travolto da un'auto il 7 gennaio scorso.
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