Una ragazza su 10 ha raccontato di essere stata insultata dal suo fidanzato, una su 20 di essere stata picchiata. Sono solo i dati più eloquenti di una ricerca svolta da Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza, nell'ambito del progetto "Don't Slap me now", campagna di educazione online e offline rivolta ai ragazzi, svolta in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità. "Agire in tempo, prima che sia troppo tardi. Con una profonda e costante opera di educazione all'affettività che insegni ai ragazzi, specialmente se maschi, a vivere i sentimenti con equilibrio e rispetto dell'altro".
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È questa la missione di "Don't slap me now", la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere a cura di Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza - in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - che parte in questi giorni con un tour nelle scuole e una serie di iniziative online. Il progetto si propone di raggiungere un doppio, importante, obiettivo: da un lato, analizzare il ruolo delle tecnologie digitali nella diffusione di pericolosi stereotipi; dall'altro, accrescere la consapevolezza e la comprensione da parte dei giovani delle varie forme di violenza - fisica e psicologica - imparando a riconoscere i luoghi comuni e i pregiudizi di cui la "cultura" che li circonda è spesso intrisa.
Concetti da diffondere incontrando i ragazzi e le ragazze sia nelle scuole 'fisiche', sia nella più grande scuola virtuale italiana, nonché nell'agorà dei social media. Un impegno, in realtà, partito già da qualche settimana. Nel mese di gennaio, attraverso le pagine del sito di Skuola.net, è stato lanciato un questionario, elaborato dall'Osservatorio Nazionale Adolescenza, per verificare l'effettiva diffusione delle varie manifestazioni negative tra le nuove generazioni. Una grande ricerca - a cui hanno partecipato 4mila ragazzi tra i 13 e i 19 anni - che sarà il nucleo centrale di un rapporto, presentato alla fine del progetto, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre).
Già ora, tuttavia, emergono alcune evidenze. Ad esempio, circa 1 ragazza su 10 ha raccontato di essere stata almeno una volta insultata o offesa dal proprio fidanzato (in circa la metà dei casi anche in pubblico e per motivi banali); mentre 1 su 20 ha detto di essere stata addirittura picchiata. Ma, anche quando non si arriva a questi estremi, la smania di possesso raggiunge troppo spesso dei picchi elevati: una ragazza su 5 ricorda scenate di gelosia per un abbigliamento considerato troppo provocante; numeri simili per chi ha subìto rimproveri per essere stata (a detta del partner) troppo sorridente con un altro. Per non parlare degli spazi privati "virtuali", con il controllo ossessivo dello smartphone e la pretesa da parte del compagno di leggere le conversazioni private (il 17% lo fa spesso).
Comportamenti che, seppur con varie sfumature, in 3 casi su 4 vengono perdonati. "Quanto basta per non abbassare la guardia e per confermare la necessità di una iniziativa di questo tipo, che rientra tra i progetti sostenuti dal Dipartimento per le Pari Opportunità volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne, anche in attuazione della Convenzione di Istanbul", conclude il sito.
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