Cristina Magrini, la donna
bolognese che da 38 anni viveva in stato di minima coscienza, è
morta oggi all'età di 53 anni all'ospedale Maggiore di Bologna,
dov'era ricoverata da alcuni giorni. La triste storia di
Cristina e di suo padre Romano, che si è sempre battuto per il
diritto all'assistenza, anche grazie al sostegno
dell'associazione che porta il nome della figlia (Insieme per
Cristina onlus), era cominciata il 18 novembre del 1981, quando
l'allora 15enne venne investita sotto casa, a Bologna, finendo
in coma vigile.
Nel 2011 il sindaco Virginio Merola diede alla donna la
cittadinanza onoraria e l'anno seguente, insieme al padre, venne
ospitata nella Casa di accoglienza per famiglie con persone in
stato vegetativo: una struttura mononucleare aperta negli spazi
di Villa Pallavicini. Anche il vescovo di Bologna, monsignor
Matteo Maria Zuppi, rimase molto toccato dalla vicenda della
famiglia Magrini e ogni anno in occasione del compleanno della
donna si è recato a farle visita.
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