Superare le paure e le chiusure: anche questo è il "passaggio" che con l'aiuto di Dio dobbiamo fare in questa Pasqua. E' l'invito di Papa Francesco che nella veglia pasquale nella basilica vaticana è tornato a parlare della carriera e del denaro, che allontanano dalla "luce vera" dalla vita vera che è Cristo. Poi il pontefice ha parlato della "psicologia del sepolcro", della paura che tutto finisca con la morte e che ci fa essere "portatori di malsano scoraggiamento". Ma con la resurrezione Cristo indica la speranza. E allora il pontefice dice: "Non seppellire la speranza!".
E nell'omelia cita anche una "certezza non negoziabile", quella dell'amore di Dio che non cambia. Un messaggio a tante delle persone che dall'interno della Chiesa qualche volta utilizzano, nelle critiche, proprio la questione dei valori non negoziabili. La Veglia Pasquale nella basilica vaticana era cominciata, come tradizione, con il rito del fuoco e la preparazione del cero pasquale. Papa Francesco, nel corso della messa, ha anche battezzato e impartito gli altri sacramenti dell'iniziazione cristiana ad otto adulti, provenienti da cinque Paesi: Italia, Albania, Ecuador, Perù, Indonesia. "Gesù è specialista nel trasformare le nostre morti in vita, i nostri lamenti in danza. Con Lui possiamo compiere anche noi la Pasqua, cioè il passaggio" "dalla chiusura alla comunione, dalla desolazione alla consolazione, dalla paura alla fiducia".
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