Graziano Mesina, l'ex primula rossa del banditismo sardo in carcere a Nuoro per traffico internazionale di droga, è stato scarcerato per decorrenza dei termini: le motivazioni della sentenza d'appello, infatti, non sono ancora state depositate, facendo dunque decadere la misura cautelare. Arrestato 6 anni fa perché ritenuto a capo dell'organizzazione, Mesina era stato poi condannato a 30 anni nel processo d'appello svoltosi a Cagliari nel 2018. Con l'arresto nel 2016 gli era stata revocata la grazia.
Mesina risulta già uscito dal carcere di Badu 'e Carros accompagnato dalle sue avvocate, Maria Luisa Venier e Beatrice Goddi, ed è ora atteso nella stazione dei carabinieri di Orgosolo. A 77 anni, Grazianeddu torna dunque un uomo libero. Una gioia che aveva già assaporato con la grazia concessa nel 2004 dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la quale fu dato un colpo di spugna a tutta la sua lunga carriera criminale. Nato a Orgosolo nel 1942, Mesina è stato uno dei principali esponenti del banditismo sardo nel Novecento, coinvolto in numerosi crimini che gli erano costati l'ergastolo e protagonista anche di innumerevoli evasioni. Al processo d'appello a Cagliari aveva rilasciato alcune dichiarazioni nelle quali si era dichiarato innocente.
"Quando ho commesso reati - aveva detto davanti alla Corte - me ne sono sempre fatto carico e non sono mai stato capo neppure negli anni Sessanta. Ma dopo la grazia non ho mai fatto nulla di ciò di cui vengo accusato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA