È accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale perché ritenuto appartenente al gruppo jihadista islamico dell'Isis, Amin Al Hai, il profugo palestinese di 39 anni, di origini saudite, arrivato in Sardegna dai campi allestiti in Libano e ora rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Cagliari Giampaolo Casula.
Per lui è caduta la contestazione più grave legata alla presunta attività terroristica: quella di aver progettato un attentato che prevedeva l'avvelenamento con una proteina tossica dell'acquedotto di Macomer, in provincia di Nuoro, dove l'uomo viveva.
Concluse le indagini, i pm della direzione antiterrorismo,
Guido Pani e Danilo Tronci, non hanno trovato prove sufficienti
per procedere anche con questa accusa, nemmeno nell'ipotesi del
tentativo. Al momento il giudice ha indicato la Corte d'assise
di Sassari come sede del processo, ma nelle prossime ore si
potrebbe decidere per Cagliari
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