Isolati due istituti di suore, uno a Roma e uno ai castelli romani, a Grottaferrata, per un totale di 59 casi positivi. Il primo Istituto è quello delle Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata dove sono risultate positive 40 suore e una di queste è ricoverata. Isolato anche l'istituto della congregazione delle suore angeliche di San Paolo sulla via Casilina a Roma dove sono 19 i casi di positività registrati su 21 totali.
"Ci stiamo chiedendo anche noi che cosa fare, anche noi stiamo cercando di capire la situazione, stiamo ricevendo molte telefonate e la superiora è molto occupata a gestire l'emergenza e non può parlare. Ma stiamo bene, speriamo di dare comunicazioni quando la situazione sarà più chiara". Risponde così una delle suore camilliane al centralino di uno dei due istituti di suore isolati questa mattina, l'Istituto delle Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata dove sono risultate positive 40 suore e una di queste è ricoverata. In tutto, nella struttura ci sarebbero una cinquantina di suore di cui è responsabile la superiora. Le suore camilliane lavorano con i malati ma nella struttura di Grottaferrata risiedono solo loro.
L'altro istituto di suore coinvolto, l'istituto della congregazione delle suore angeliche di San Paolo sulla via Casilina a Roma, conta 19 casi di positività registrati su 21 totali. L'Istituto ospita una scuola materna, elementare, media e anche una classe di liceo. Secondo quanto si è appreso i casi di positività si sarebbero registrati quando le lezioni erano già sospese. Anche oggi l'Uisg, l'Unione internazionale delle Superiore generali, rilancia l'appello per il 22 marzo alla "Giornata di Solidarietà e di Preghiera" con questo messaggio: "E' questo il momento in cui ognuna di noi è chiamata a rispondere alla crisi mondiale del Coronavirus in solidarietà con gli altri, specialmente con le persone più vulnerabili e più a rischio. È il momento di seguire le direttive fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dai nostri rispettivi governi". Le suore di San Filippo Neri in zona Battistini riferiscono invece all'ANSA la prassi che stanno adottando da quando sono entrate in vigore le norme del Coronavirus: il sacerdote non si reca più al mattino alla messa che prima si svolgeva anche alla presenza di fedeli visitatori; ha consacrato tempo fa delle ostie, le religiose seguono la messa del Papa la mattina alle 7 tramite Tv2000 e prendono la comunione. Le attività pomeridiane di assistenza agli studenti per i compiti che erano 25 proseguono telefonicamente. Interrotte invece tutte le attività ricreative con i bambini e i volontari del servizio civile in sede. La comunità è di 12 suore.
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