Contingentamento sui mezzi pubblici e nelle stazioni metro, contapasseggeri e segnaletica a terra su tutti bus e alle fermate per rispettare le distanze tra passeggeri. Inoltre percorsi fuori dalle stazioni più affollate e monitoraggio sui flussi di utenti sui mezzi e alle fermate attraverso le celle telefoniche. Queste le ipotesi che sta vagliando il Campidoglio per il trasporto pubblico in vista di una Fase 2 con una progressiva riapertura delle attività in città. Al trasporto pubblico, essenziale per una riapertura seppur graduale, vengono dedicate costantemente riunioni con tecnici Atac e dirigenti del Comune. L'obiettivo naturalmente è quello di evitare contagi e mantenere il distanziamento tra le persone.
Per questo motivo oltre al contingentamento e a personale dedicato per contare materialmente i passeggeri sulle linee più frequentate si pensa anche a delimitare lo spazio per passeggero con una segnaletica ad hoc non solo sui bus ma anche alle stazioni. Inoltre si pensa di delimitare percorsi per guidare i passeggeri, distanziandoli, fin fuori le stazioni, almeno quelle più frequentate. Inoltre, oltre alle sanificazioni straordinarie già messe in campo, si ragiona sulla pulizia di filtri di aerazione e climatizzazione di tutti i mezzi. Probabilmente i passeggeri continueranno a salire dalla porta anteriore, misura in atto e varata proprio per l'emergenza coronavirus.
Nel piano che si sta redigendo si prevede anche di incentivare mezzi alternativi al bus come la bicicletta con la realizzazione delle piste ciclabili previste nel Piano Urbano di Mobilità Sostenibile di Roma Capitale. Altro elemento fondamentale sarà quello di velocizzare le corse di bus che, per necessità sanitarie, saranno a capienza ridotta: si avvierà infatti anche la realizzazione immediata di corsie preferenziali e si sta valutando di ridurre le fermate per controllare meglio il numero dei passeggeri e rendere le corse più rapide. L'ipotesi obbligo mascherine e guanti per ora non sarebbe stata presa in considerazione confidando forse anche su indicazioni stringenti in questo senso a livello governativo. In vista di una riorganizzazione del trasporto pubblico per la Fase 2 il gruppo di lavoro composto da Campidoglio, Atac e Agenzia per la mobilità dunque si prepara a elaborare scenari compatibili con forme di contenimento seppure meno rigorose.
Atac deve fare i conti del resto anche con i numeri di flotta e personale. Con 6.500 autisti e 250 verificatori non sarà semplice attuare misure di controllo degli ingressi, delle distanze e del contingentamento. E con 1500 bus in servizio al giorno (ante coronavirus) non sarà semplice garantire il trasporto abbattendo decisamente la capienza di autobus e vagoni della metro. Ecco perchè si è deciso di anticipare di molto i tempi e tentare di studiare strategie compatibili con futuri volumi di traffico che anche se non raggiungeranno i numeri che Roma aveva prima (oltre 600mila utenti in metro in un giorno e quasi il doppio per le 300 linee dei bus) saranno comunque sostenuti.
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