Iniziano la prossima settimana in sette scuole del Piemonte, cinque delle quali a Torino, i cosiddetti 'beta test', ovvero le prove delle misure messe a punto dal Politecnico per la ripresa delle attività scolastiche. La sperimentazione riguarda tutte le procedure organizzative, dai turni all'uso degli spazi e ai flussi di entrata e uscita per rideterminare le attività in rapporto alla tutela della salute, oltre che ai bisogni dei piccoli utenti e delle loro famiglie. Il contributo di Torino riguarda in particolare nidi e scuola dell'infanzia.
"La scuola e i servizi educativi per la prima infanzia sono altrettanto cruciali delle attività produttive per la ripresa del Paese", sostiene il Politecnico di Torino, che ha pubblicato il rapporto 'Scuole aperte, società protetta', con le indicazioni pratiche per la ripresa dell'attività scolastica.
"Il sistema educativo risponde a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori, ma soprattutto ai diritti costituzionali dei bambini e ragazzi a ricevere un'istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità - osserva il Politecnico -. Esigenze e diritti che sono stati, forse inevitabilmente, compressi in queste settimane con conseguenze negative che hanno allargato le disuguaglianze sociali tra bambini. La letteratura internazionale è unanime nel sottolineare l'importanza per tutti i bambini, ma soprattutto per i più svantaggiati economicamente e socialmente, o con qualche disabilità, di esperienze educative extra familiari precoci".
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