Non è mai troppo tardi. Il titolo
di una vecchia rubrica televisiva che insegnava alle persone
anziane a leggere e scrivere, si adatta perfettamente alla
storia di Giuseppe Paternò che domani diventerà dottore all'età
di 97 anni. Conseguirà la laurea in studi storici con una tesi
sui luoghi della città: luoghi storici, naturalmente, come
palazzo Steri sede del Rettorato universitario, a Palermo.
Paternò è nato il 10 settembre 1923. Ha conosciuto il fascismo,
la guerra, la liberazione, il dopoguerra, gli anni della
democrazia e delle lotte sociali. Nato in una famiglia povera ma
dignitosa la sua priorità era il lavoro più che lo studio. Per
questo ha fatto il fattorino e ha lavorato in una birreria prima
di conseguire, studiando con grandi sacrifici, il diploma di
geometra a 31 anni. Gli è servito per essere assunto dalle
Ferrovie dello Stato dove è rimasto fino alla pensione.
Ma la vita da pensionato era per lui un'occasione per
divorare libri e occuparsi di storia. Perché non pensare alla
laurea? Nel 2017 ha così deciso, a 94 anni, di iscriversi al
corso di studi storici. Il suo percorso accademico è disseminato
da tanti 30 e lode e ora si conclude in perfetta regola con i
tempi della laurea triennale che arriverà, domani pomeriggio,
con la discussione di una tesi di cui è relatrice la
professoressa Rossella Cancila. Nell'aula della facoltà di
Lettere e Filosofia si presenterà uno studente modello.
Alla sua prova, alla quale si è preparato con grande impegno,
non ci saranno, come di solito accade, i genitori. Ma i due
figli e il nugolo di nipoti e pronipoti che porteranno i fiori e
lo spumante.Obiettivo raggiunto? Non ancora. Paternò, che è
vedovo da anni ed è il più anziano studente italiano se non del
mondo, ha fatto sapere al rettore Fabrizio Micari che ora
penserà alla laurea specialistica. Arriverà quando al neo
dottore mancherà un anno per festeggiare un secolo di vita.
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