Una nuova ordinanza della Regione renderà obbligatorio l'uso delle mascherine anche all'aperto nelle aree vicine alle scuole in tutto il Piemonte. Lo rende noto il presidente Alberto Cirio, al termine di un incontro svoltosi negli uffici della Prefettura per fare il punto sull'emergenza Coronavirus nella Regione.
Obbligo di mascherina anche a Monopoli durante l'ingresso e l'uscita degli studenti dalle scuole sino a 150 metri di distanza dagli istituti. E' quanto prevede l'ordinanza firmata dal sindaco Angelo Annese dopo i numerosi assembramenti che si sono creati nei primi giorni davanti alle scuole.
Sono 872 gli istituti che in Italia hanno avuto almeno un caso di Covid. Oltre mille le persone coinvolte tra il personale scolastico e gli studenti. Nel 76,4% dei casi si tratta di studenti risultati positivi, nell'11,3% di docenti. La gran parte delle scuole non è stata chiusa, sono state isolate le classi dove sono stati trovati i positivi.
Tutte le Regioni hanno registrato almeno un caso, svetta la Lombardia, con 214 scuole colpite. Le scuole superiori sono quelle in cui il contagio si è fatto sentire maggiormente, seguono primaria, infanzia e medie. Se fino al 14 settembre erano solo 18 i casi di positività negli edifici scolastici, tra il 14 e il 24 settembre sono diventati 438, dal 24 settembre se ne sono aggiunti 416. E' quanto si evince dal database messo a punto dai due ricercatori Lorenzo Ruffino e Vittorio Nicoletta.
"In alcune regioni i test rapidi nelle scuole sono già partiti e l'auspicio è che nel giro di poco si possa partire dappertutto". Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza in visita allo stabilimento Sanofi di Anagni.
"Dedicheremo una parte cospicua del Recovery Fund agli asili nido, alle scuole,all'Università" e alla ricerca", ha spiegato il premier Giuseppe Conte in visita, insieme al ministro Lucia Azzolina, alla scuola media "Francesco Gesue'" di San Felice a Cancello (Caserta), oggetto di danneggiamento e furti. "Si tratta di una filiera - ha aggiunto Conte - fondamentale per farci crescere ed essere competitivi, e per non mandare i nostri giovani all'estero. Ne va del futuro delle prossima generazione - ha concluso Conte - e della competitività del Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA