"Eitan migliora ed è con la sua famiglia. Ed è giusto che la sua famiglia si occupi di lui mentre noi ci occupiamo degli aspetti tecnici di questa vicenda. Abbiamo l'esigenza di accertare quanto prima e nel miglior modo possibile quanto è accaduto". Così Armando Simbari, legale di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone che giovedì scorso è stato dimesso dall'ospedale. Prima di entrare in Procura a Verbania il legale ha aggiunto che "è necessario scandagliare tutti i profili, dalla dinamica dell'incidente, alla gestione e manutenzione della funivia".
"Speriamo che con oggi ci sia un impulso veloce alle indagini. Voglio evitare altre sofferenze ai parenti, ma la giustizia non è una vendetta". Precisa l'avvocato Franz Sarno, legale dei familiari di Eitan dalla parte della madre, tra le parti offese nell'indagine sulla tragedia del Mottarone. Il legale ha parlato con i giornalisti all'ingresso della procura di Verbania, prima del conferimento dell'incarico da parte dei pm a un consulente per l'analisi di computer, cellulari, hard disk e altri supporti informatici tra cui la cosiddetta scatola nera della cabina precipitata domenica 23 maggio.
Incidente probatorio anche per scatola nera - La difesa di uno degli indagati per l'incidente del Mottarone, Enrico Perocchio, si è riservato di chiedere l'incidente probatorio anche per l'analisi della cosiddetta scatola nera, che avrebbe registrato l'attività dell'impianto della funivia e gli ultimi attimi prima che la cabina n.3 precipitasse causando la morte di quattordici persone. Ad annunciarlo è stato lo stesso legale di Perocchio nel corso del conferimento dell'incarico da parte della procura di Verbania al consulente tecnico chiamato a estrarre e fare copia forense dei dati dei telefoni, dei pc e degli altri supporti informatici sequestrati.
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