Calabria dalla mezzanotte scorsa
in zona gialla. Nessuno scossone particolare nella regione dopo
l'entrata in vigore dell'ordinanza firmata nei giorni scorsi dal
ministro della Salute Roberto Speranza sulla base del
monitoraggio settimanale che vede la regione all'11,8% di
occupazione in terapia intensiva (contro la soglia del 10%) e al
16,8% in area medica (contro la soglia del 15%). L'incidenza a 7
giorni per il periodo 3-9 dicembre è 119,0 per 100mila abitanti,
sopra la soglia di 50 che consente il tracciamento, ed è in
crescita per la terza settimana.
L'ingresso in zona gialla, in ragione dei pochi cambiamenti che
il cambio di colore comporta, non sembra avere modificato di
molto l'atteggiamento dei calabresi. A preoccupare comunque sono
il trend dell'andamento dei contagi in ulteriore crescita e la
pressione sulle strutture ospedaliere che seppure non
paragonabile ad altri periodi non manca di destare apprensioni
in vista delle festività natalizie. Ieri sono stati 453 i nuovi
casi accertati con tre decessi. Il tasso di positività ha
sfiorato l'8% (7,96).
Sul piano pratico, in zona gialla, vige l'obbligo delle
mascherine all'aperto oltre che in tutti i luoghi al chiuso,
compresi i mezzi di trasporto pubblico di qualsiasi genere. Una
disposizione anche questa che in Calabria era stata anticipata
da un'ordinanza del governatore della Regione Calabria Roberto
Occhiuto con la quale era stato già imposto l'utilizzo dei
dispositivi di protezione individuale (Dpi) all'aperto in tutto
il territorio. Nessuna particolare novità rispetto a quanto
previsto per la zona bianca dopo l'introduzione del Super Green
Pass, la certificazione rafforzata, in vigore dallo scorso 6
dicembre per le attività di ristorazione o per le capienze di
stadi, cinema, teatri, palazzetti e discoteche.
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