Sono arrivati al porto di Vibo Marina, a bordo della Sea-Eye - la nave dell'omonima organizzazione non governativa tedesca che li ha salvati quando erano a bordo di un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche - i 52 migranti soccorsi nel canale di Sicilia.
A bordo anche le quattro salme dei migranti deceduti dopo essere finiti in acqua in preda al panico, che verranno trasferite nel cimitero di Bivona.
I profughi sono originari da vari Paesi
dell'Africa, nonché del Libano, Siria.
Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla
Prefettura e dalla Questura di Vibo Valentia, col supporto di
Protezione Civile, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri,
Guardia Finanza, che stanno effettuando l'identificazione degli
stranieri. Successivamente i migranti saranno ripartiti in vari
centri di accoglienza del Molise e dell'Umbria. Le attività
sanitarie sono invece svolte dal Suem 118 e dalla Croce rossa.
Sul posto anche il sindaco di Vibo, Maria Limardo, e il nuovo
parroco di Vibo Marina, monsignor Vincenzo Varone. Le condizioni
dei migranti, alcuni dei quali sono bambini, sono giudicate
complessivamente buone.
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