Saranno in piazza nonostante il
divieto imposto dal questore di Cagliari Paolo Rossi "perché
nella legge istitutiva della Giornata della Memoria viene
spiegato che i valori della giornata stessa sono finalizzati a
far sì che non si ripeta più quanto accaduto. E oggi in
Palestina è in atto un genocidio che rischia di distruggere un
popolo intero".
Con questa motivazione gli antimilitaristi di A Foras hanno
organizzato un corteo per domani che sfilerà dalle 16 dal
Teatro Lirico di Cagliari, in via Sant'Alenixedda, sino in
piazza Yenne. Sempre se sarà consentito, visto che la Questura
ha già rigettato la richiesta in quanto "la manifestazione
preavvisata potrebbe assumere connotazioni lesive, sotto
l'aspetto formale organizzativo e contenutistico, del valore
nazionale che la Repubblica Italiana ha attribuito con la legge
allo spirito commemorativo in favore delle vittime delle leggi
razziali, nonché di condanna alla persecuzione del popolo
ebraico". Il questore ha proposto di far slittare la
manifestazione al 28 gennaio o in altra data.
"Abbiamo scelto questa data perché come un faro ci aiutasse a
riconoscere la discriminazione, l'abuso, il fascismo e impedire
un nuovo genocidio - spiega all'ANSA Pierluigi Caria di A Foras
- Il governo, attraverso le questure, ci vorrebbe impedire di
farlo poiché la manifestazione preavvisata violerebbe 'il valore
universale che alla giornata del 27 gennaio è stato
riconosciuto'. Noi, invece, per rispetto di questa legge,
scenderemo in piazza il 27 gennaio per denunciare il genocidio
del popolo palestinese e la violazione dei diritti umani che in
questo momento Israele con la complicità dell'Occidente sta
commettendo. Ieri erano gli ebrei, gli zingari, i neri. Da 76
anni sono i palestinesi. Quale sarà il popolo di domani?"
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