Il pm Davide Ognibene ha firmato la
richiesta di archiviazione dell'indagine sulla morte di
Massimiliano Lucietti, il cacciatore di 24 anni ucciso da un
colpo di arma da fuoco nei boschi di Celledizzo, in Trentino, il
31 ottobre del 2022.
Lucietti è stato trovato senza vita dall'ex guardia forestale
Maurizio Gionta, di 59 anni, che si è tolto la vita negli stessi
boschi 24 ore dopo il ritrovamento. Prima di togliersi la vita,
Gionta ha lasciato un biglietto in cui ha chiesto di non essere
incolpato per la morte del 24enne.
Dalle analisi effettuate dai carabinieri è emerso che il
calibro del proiettile che ha ucciso il giovane era parzialmente
compatibile con l'arma di Gionta, una carabina Winchester
calibro 270, ma il 59enne è risultato negativo alla prova dello
stub su mani e abiti. Ulteriori analisi del Ris di Parma su 26
fucili di proprietà di cacciatori della zona e compatibili per
calibro non hanno portato a nessuna certezza. La morte del
ragazzo rimane così avvolta nel mistero.
Ieri i familiari di Lucietti hanno fatto sapere, attraverso
l'avvocato Giuliano Valer, che è loro intenzione andare "avanti
finché sapremo nome e cognome di chi ha tolto la vita al nostro
amatissimo Massimiliano".
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