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Giubileo, reperti a Piazza Pia. 'Ma la costruzione del sottopasso non rallenta'

Giubileo, reperti a Piazza Pia. 'Ma la costruzione del sottopasso non rallenta'

Trovata 'lavanderia' del II secolo. 'Sarà spostata ed esposta'

ROMA, 14 giugno 2024, 18:59

di Gabriele Santoro

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La fullonica del II secolo dopo Cristo scoperta durante i lavori a Piazza Pia - RIPRODUZIONE RISERVATA

La fullonica del II secolo dopo Cristo scoperta durante i lavori a Piazza Pia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Può succedere a Roma che in una piccola area ampiamente sondata da secoli - tra Castel Sant'Angelo e il Vaticano, nientemeno - resti un fazzoletto di terra mai scavato, e che da lì salti fuori, tutta intera, una lavanderia del II secolo dopo Cristo. E può succedere che la 'fullonica' (così si chiamavano nell'antica Roma) si trovi proprio sul percorso dell'opera più importante del Giubileo del 2025, il sottopasso di Piazza Pia, con l'Anno Santo in arrivo e un cantiere che va finito, senza possibilità di errori o ritardi.

   "Ma i tempi saranno rispettati" giurano oggi le istituzioni: l'antico manufatto sarà spostato a tempo di record ed esposto nei giardini del Castello, e già alla fine di giugno si ricomincerà a scavare il tunnel.

   Passato pericolo dunque, dicono tutti, e tutti stamattina sorridono molto. Ma che l'imprevisto a nemmeno sei mesi dal Giubileo abbia fatto venire il freddo - di qui e di là del Tevere - sembra fuori discussione. Lo prova quantomeno il peso dei partecipanti alla conferenza stampa a Castel Sant'Angelo ("nella Cappella dei Condannati", nota qualcuno con ironia): c'è il sindaco e commissario al Giubileo Roberto Gualtieri, naturalmente. Ma viene a metterci la faccia anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con la soprintendente speciale Daniela Porro, e c'è Aldo Isi, ad dell'Anas che esegue i lavori, e poi il delegato del Papa al Giubileo, monsignor Rino Fisichella.

   Più tardi andranno tutti al cantiere, che è a dir poco una bella sfida: 70 milioni di euro per realizzare un tunnel per le auto, sopra il quale una grande piazza pedonale ricongiungerà il Castello a via della Conciliazione. Fine lavori prevista, 8 dicembre 2024. La parte più complicata - lo spostamento di una enorme fognatura - è già conclusa e il tetto della galleria pure, spiega Isi: mancano i 70 metri del tunnel vero e proprio con il suo imbocco. Saltano fuori però, proprio sul tracciato, i resti della 'fullonica': "È estesa 500 metri quadri - spiega Porro - nella zona tra gli antichi Horti di Agrippina e Domizia. I reperti risalgono a partire dalla metà del II secolo e sono di grande interesse archeologico e demoetnoantropologico". Vengono alla luce persino le vaschette in cui si pulivano i panni con l'urina nell'antichità, e poi le vasche più grandi.

   Stupore, emozione, preoccupazione: scambi di telefonate febbrili tra gli enti coinvolti, la notizia trapela al Corriere della Sera. Ma il cantiere - praticamente sotto le finestre del Santo Padre - non può rimanere appeso. "E' finita l'epoca delle Soprintendenze come enti del 'niet' - dice il ministro Sangiuliano - Noi siamo pronti a collaborare e a trovare un punto di equilibrio, con ragionevolezza e buonsenso, tra le esigenze di tutela e quelle di modernizzazione della città".

   Quindi che si fa con la lavanderia del tardo impero? "Noi - dice il sindaco Gualtieri - riusciremo a valorizzare il ritrovamento e realizzare nei tempi previsti il sottopasso e Piazza Pia, che saranno impreziositi da questo tassello. Sarà possibile esporre e vedere questa bellissima fullonica nei giardini di Castel Sant'Angelo" mentre i reperti mobili finiranno nel museo della Mole.

   Già da oggi la struttura antica sarà 'impacchettata'. Il 18 giugno si riunirà la Commissione tutela patrimonio culturale regionale, e poi in 10 giorni la Soprintendenza riuscirà a smontare tutto e a portare i reperti in un magazzino di Anas.

   Insomma, attorno al 25 giugno si potrà ricominciare a scavare la galleria. Il margine c'è, sia economico che di tempo, assicura il sindaco. E se nei restanti due 'triangolini' di terra ancora inesplorati salterà fuori qualcos'altro, sarà incluso nel progetto di musealizzazione.

   Monsignor Fisichella ascolta con attenzione, e riflette sul fatto che "il Giubileo è un evento di popolo: sulla base di una piazza, che è un luogo di incontro, è stato trovato un altro luogo di incontro". Ma sul finale si fa pragmatico: "Piena sintonia e gratificazione - afferma - ci viene dal fatto che i tempi di piazza Pia saranno mantenuti, come Anas ci ha assicurato". 

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