"Abbiamo sollecitato il
tribunale affinché disponga una perizia che consenta una
valutazione completa di uno dei video che riguarda il rapporto
sessuale di gruppo in cui si era aleggiato potesse essere
presente un quarto soggetto non ripreso. Abbiamo chiesto
l'acquisizione di tutti i metadati contenuti sia nel telefono
che nell'hard disk che ha raccolto la memoria affinché venga
fugato ogni dubbio sul fatto che Francesco Corsiglia non fosse
presente sulla scena". Lo hanno affermato al termine
dell'udienza l'avvocata Antonella Cuccureddu e il collega Gian
Mario Luciano, che oggi ha sostituito in tribunale a Tempio il
legale Gennaro Velle nella difesa di Francesco Corsiglia
nell'ambito del processo a Ciro Grillo (figlio di Beppe
fondatore di M5s) e tre suoi amici accusati di violenza sessuale
di gruppo nei confronti di una studentessa italo norvegese.
Poco più di un'ora di dibattimento nel quale è stato sentito
uno dei testimoni citati dalla difesa di Grillo, Matteo
Scarnecchia, figlio della moglie di Beppe Grillo, Parvik Tadjik
e del primo marito, il calciatore Roberto Scarnecchia.
Scarnecchia, che all'epoca dei fatti lavorava come pr nella
discoteca Bilionaire a Porto Cervo, ha ricostruito la serata tra
il 16 e il 17 luglio del 2019 dei quattro amici, Ciro Grillo,
Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta.
Non si è, invece, presentato in aula il secondo testimone
citato dalla difesa, il ragazzo norvegese di origine
nicaraguense, che era stato accusato dalla sua connazionale per
un'altra presunta violenza sessuale subita un anno prima dei
fatti della Costa Smeralda. Citato dal pool di legali della
difesa dei quattro ragazzi, non è stato raggiunto dalla
convocazione.
Si tornerà in aula il prossimo 7 e 8 novembre con gli ultimi
tre testimoni consulenti della difesa.
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