"Un altro anno di fallimenti": è quanto si legge su di uno striscione appeso stamani da attivisti di Extinction Rebellion dalla tettoia dell'ingresso del Grattacielo Piemonte, sede della Regione a Torino, dopo avere incollato sui vetri appena sopra la scritta: "La Regione osserva, il Piemonte affonda".
"Il riferimento - spiegano gli attivisti - è alla dichiarazione di emergenza climatica, a prima firma Maurizio Marrone (Fdi), approvata nel 2020 dal Consiglio regionale del Piemonte, a cui però non hanno fatto seguito politiche concrete".
"Nonostante avessero approvato una
dichiarazione d'emergenza puramente ideologica, a distanza di
cinque anni nessuno degli impegni assunti in quella
dichiarazione è stato oggi portato a termine" racconta Sacha di
Extinction Rebellion.
"In questi cinque anni, la Regione e il governo italiano -
afferma Antonio, una delle persone sulla tettoia - hanno
concentrato i loro sforzi su azioni di adattamento e interventi
d'emergenza, ostacolando politicamente gli accordi climatici
internazionali e promuovendo investimenti in opere impattanti
per l'ambiente e i territori. Con cinque anni di ritardo, la
Regione istituisce adesso un nuovo ente per monitorare la
situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e
siccità hanno causato milioni di danni in tutto il Paese". "Il
riferimento - dicono gli attivisti - è all'ultima iniziativa
della Regione Piemonte annunciata a fine dicembre 2024:
l'istituzione dell'Osservatorio regionale sui cambiamenti
climatici, un ente che sarà dotato di un finanziamento di 850
milioni".
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