Ancora un suicidio nel carcere veronese di Montorio.
Si tratta di un detenuto senegalese di 69 anni, fine pena nel 2030, che si è tolto la vita nel pomeriggio nella sua cella impiccandosi con un laccio rudimentale.
Ne dà notizia Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, ricordando che "si tratta del 18/o ristretto che dall'inizio dell'anno si è tolto la vita, cui bisogna aggiungere un operatore. Il carcere, lungi dall'essere strumento di recupero e risocializzazione nell'alveo dell'art.27 della Costituzione, è ormai luogo di morte e di sofferenze atroci, per detenuti e lavoratori, in primis quelli del Corpo di polizia penitenziaria che vedono svilito e mortificato il proprio diuturno sacrificio".
"Anche a Verona la situazione complessiva risente del grave sovraffollamento generale e della straordinaria penuria di agenti della Polizia penitenziaria.
Sono 590 i reclusi presenti a fronte di soli 318 posti disponibili, gestiti da 318 operatori di Polizia penitenziaria, quando ne necessiterebbero almeno 420" conclude De Fazio.
I dati dell'emergenza suicidi dei detenuti fino al 2024
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