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'Quel locale è pericoloso', chiusa la Gintoneria

'Quel locale è pericoloso', chiusa la Gintoneria

Il Questore di Milano revoca la licenza. Il titolare ancora ai domiciliari

MILANO, 21 marzo 2025, 17:19

di Stefano Rottigni

ANSACheck
La polizia presso la Gintoneria - RIPRODUZIONE RISERVATA

La polizia presso la Gintoneria - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Una situazione obiettivamente pericolosa e intollerabile per la sicurezza e l'ordine pubblico".

Il questore di Milano Bruno Megale ha revocato per questo motivo la licenza alla Gintoneria di via Napo Torriani, a Milano, il locale di Davide Lacerenza e dell'ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, chiuso nelle scorse settimane perché ritenuto al centro di un giro di droga e di prostituzione.



    Lacerenza e Nobile si trovano ai domiciliari da inizio marzo, quando la Guardia di Finanza ha sequestrato il locale insieme a quello ufficioso - 'La Malmaison' - scoperchiando il vaso di Pandora su un giro di centinaia di migliaia di euro, 'bollicine' e superalcolici pregiati, macchine e orologi di lusso, ma anche la 'bamba', la cocaina rosa e giovanissime escort. Un vero e proprio tempio degli eccessi notturni milanesi frequentato da facoltosi clienti, tra cui ereditieri, imprenditori, youtuber, giornalisti di gossip, influencer.

    Uno dei clienti, quello da cui è partita l'indagine dopo le segnalazioni di Bankitalia di operazioni sospette sui conti di Lacerenza, ha versato in tre anni e mezzo, dal 2020 al settembre 2023, oltre 641 mila euro. Nel locale non distante dalla Stazione Centrale è stato trovato pure un piatto con della cocaina, resti probabilmente dell'ultima serata. Qui le donne erano chiamate "cavalli" e l'importante era "pippare" e "strisciare le carte" di credito. C'era anche un 'pacchetto' vizi, hanno accertato le indagini, che poteva essere recapitato a casa. Le cifre andavano dai 3mila ai 10mila euro a serata, se non di più.

    Lacerenza ha depositato nei giorni scorsi al Tribunale del riesame di Milano un ricorso contro il sequestro, per un valore di oltre 900mila euro (di questi solo 33mila sono stati trovati su un conto in Lituania, 40mila su conti italiani e diecimila euro in contanti). Il difensore di Stefania Nobile, Liborio Cataliotti, non ha presentato istanza contro la misura cautelare dei domiciliari, che la Procura di Milano ha disposto anche nei confronti di Davide Ariganello, una sorta di loro factotum di Lacerenza e della ex compagna. Lacerenza, detto "The King", era già stato destinatario di due provvedimenti di sospensione della licenza in base al Testo unico di pubblica sicurezza. Col tempo si è venuta a creare quella "situazione obiettivamente pericolosa e intollerabile per la sicurezza e l'ordine pubblico" che ha fatto calare il sipario sulla Gintoneria.   

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