Un festival pop, nella sua accezione letterale, di popolare. Scorrendo i nomi del cast in gara del festival di Sanremo made by Carlo Conti è evidente la volontà di comporre un panel trasversale che copra tutti i gusti del più importante appuntamento televisivo dell'anno.
Fatte salve le riserve legate al fatto che il giudizio è inevitabilmente destinato a cambiare una volta ascoltate le canzoni, si possono però fare delle considerazioni sugli universi musicali rappresentati dagli artisti in gara. La grande novità è il ritorno degli stranieri in gara: Lara Fabian, una star della canzone francese arrivata anche ai vertici delle classifiche americane, ha già duettato con Gigi D'Alessio. E proprio con D'Alessio è stata ospite del teatro Ariston nel Sanremo 2007.
Viene inevitabilmente alla mente Dalida, che è una delle fonti di ispirazione della Fabian. Spazio ai giovani da talent, campioni del televoto, come il vincitore di "X Factor" 8 Lorenzo Fragola, Moreno, vincitore di "Amici" 2013, o i Dear Jack che, dopo "Amici" sono diventati la band italiana più amata dalle teenager.
Da X Factor e Amici provengono anche Chiara e Annalisa, ma ormai da qualche anno sono orientate verso una carriera con una precisa identità musicale. In tema di ritorni sono da segnalare quelli di artisti come Marco Masini, Nek, Anna Tatangelo, che ha un cospicuo numero di partecipazioni alle spalle, Alex Britti, Irene Grandi e Raf, il più raffinato esponente del pop italiano, tutti, in misura diversa, in cerca di un rilancio.
C'è poi Gianluca Grignani, un artista sempre in bilico sul naufragio esistenziale che potrebbe, suo malgrado, diventare "il caso" del festival, anche se ci si augura che di lui si possa parlare solo per le sue performance artistiche. L'esigenza di coprire tutte le possibili fasce di pubblico e di gusti si muove, volendo sintetizzare, tra i due estremi dell'hip hop di qualità con Nesli, uno dei più attenti nel suo ambito alle esigenze del pop e l'intrattenimento tenoril-operistico de Il Volo, che in Italia ancora non sono riusciti ad avere il successo di cui godono nel mondo.
A garantire la qualità ci sono anche Malika Ayane e Nina Zilli, due delle migliori interpreti della nouvelle vague femminile della canzone italiana. La presenza di Bianca Atzei dimostra come sia ormai cambiata la concezione del concetto della categoria Big: la Atzei è un'emergente, molto presente sulla scena musicale. Evidentemente si scommette sul brano e sulla possibilità di garantirsi la paternità del suo eventuale definitivo successo. Non è troppo sorprendente, proprio in considerazione della volontà di rivolgersi al pubblico più largo possibile, vedere i nomi di personaggi non legati alla canzone come i Soliti Idioti e Mauro Coruzzi-Platinette che va sul palco insieme a Grazia Di Michele, questo sì un ripescaggio inatteso. Il comico, come I Soliti Idioti, o "il personaggio", come Platinette, fa parte della tradizione sanremese come le polemiche sul fatto che in gara nel principale evento musicale italiano ci siano dei non cantanti.
Da sempre la risposta è che vengono scelte le canzoni, ma poi tutti sanno che il nome conta. Prima di dare giudizi definitivi, è saggio attendere l'ascolto delle canzoni. Non dimentichiamo che il compianto Giorgio Faletti a Sanremo con "Signor Tenente" vinse il premio della Critica lasciando un segno nella storia del festival.
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