"L'impatto che ho avuto con lei, avevo 26 anni, è stato quello con un mito. Una star che veniva dall'America e che riusciva a fermare il traffico per strada". A parlare così, raggiunto telefonicamente dall'ANSA, è il mitico press agent Enrico Lucherini, che ha incontrato Anita Ekberg durante le riprese de 'La Dolce Vita' di Federico Fellini.
"Fellini mi aveva chiesto la consulenza per tre scene del film e quando l'ho vista per la prima volta a Fontana di Trevi è stata vera emozione'' e aggiunge: "Donne così non esistono più.
Era il momento del divismo, c'erano star come Sophia Loren e Silvana Mangano. Era il momento del glamour, della vetrina, ma Sophia, va detto era anche sublime come attrice". Dal punto di vista del carattere, spiega Lucherini, "Anita era una donna simpatica e molto divertente ma anche bipolare. Insomma era una diva. Una capace di richieste travolgenti, che fermava le riprese per prendere un caffè''.
''Ed era anche una donna che beveva molto. Dopo 'Boccaccio 70' - continua il press agent - ha fatto solo film minori, per fare un po' di soldi. Alla fine si era isolata, ritirata nella villa di Genzano. Una cosa è certa - conclude Lucherini - 'La Dolce Vita' le ha segnato l'esistenza e lei non ne poteva più di essere ricordata solo per quello".
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