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Cannes, memorabilia

Cannes, memorabilia

Dal film più strano a quello più erotico, dal più amato al più politico

CANNES, 24 maggio 2015, 19:15

degli inviati Alessandra Magliaro e Francesco Gallo

ANSACheck

Colin Farrell al photocall The Lobster - RIPRODUZIONE RISERVATA

Colin Farrell al photocall The Lobster - RIPRODUZIONE RISERVATA
Colin Farrell al photocall The Lobster - RIPRODUZIONE RISERVATA

I FILM PIÙ... - Il film più strano. Quello greco, The Lobster, in cui i single sono minacciati di diventare animali. 

Quello più assordante e claustrofobico? Sicuramente Il figlio di Saul, l'orrore delle camere a gas viste in soggettiva come in un videogioco.

Quello più erotico? Love di Gaspar Noè. Sesso in primo piano e in 3d. Perché non sfuggano i particolari.

Il più amato? Inside Out della Disney Pixar.

Il più disprezzato? Quello della Donzelli, Marguerite & Julien. Doveva fare Truffaut, ma era una telenovela.

Il più esteticamente perfetto? il cinese The Assassin, forma e sostanza dentro tanti quadri.

Il più politico? La Loi du Marchee, con Vincent Lindon nel ruolo di un operaio con un cuore marxista.

SUPERDIVI - Mi si nota più se faccio il photocall o se entro in sordina e mi siedo a sorpresa? Il dubbio amletico coglie Leonardo DiCaprio all'amfAR. Il generoso divo - ha messo all'asta un Bansky dalla sua collezione privata e persino una cena con lui - è stato tutta la sera seduto al tavolo senza alzarsi mai, circondato dalle guardie del corpo con laser anti flash. Barbona lunghissima e taglia ormai over. Sarà più friendly stasera. Dove? Al festone che Naomi Campbell, la Venere Nera, dà in un castello vicino Cannes per i suoi 45 anni.

Nel festival che si sta per concludere i divi non sono mancati, i selfie di gruppo invece sì. Il direttore Fremaux li ha vietati sulla Montée e quindi in circolazione solo foto ufficiali.

Ma anche tra quelle c'è da scegliere: la smutandata Sophie Marceau in robe manteau bianco aperto proprio lì sullo slip, il felice Antonio Banderas che ha esibito la nuova compagna, l'esuberante Gerard Depardieu che ha tentato invano le avance con la gelida Isabelle Huppert, la carismatica Cate Blanchett elegantissima perfettissima come nel film Carol. E poi la debuttante Madalina Ghenea, non ha fatto girare lo sguardo solo a Keitel e Caine e al Martinez dove pure c'è un certo tasso di assuefazione alle strabelle il suo incedere si è notato.

TACCO 12 - Si è rischiata la rivolta con le dive in ballerine sul red carpet e per oltre un giorno al festival non si è parlato d'altro: la dittatura dei trampoli. Colpa degli zelanti responsabili del protocollo che hanno rispedito giù dalla Montée signore agée in abito da sera ma senza tacchi. Scandalo! Fremaux twitta che c'è un regolamento ma si scusa per il troppo zelo. 

L'attrice Emily Blunt indignata, Benicio Del Toro e Josh Brolin che promettono man forte, insomma tutto un montare di panna degno di miglior cause.

STREET STYLE - Tendenza mat delle Ferrari e degli altri bolidi sulla Croisette: cafone il rosso, accettabile il giallo, frequente il nero ma il must have per i ricconi a zonzo quest'anno era la vernice satinata nera. Altro trend i nuovi stivali dell'estate rasoterra tutti traforati e rigidi, una tortura autentica per gli occhi e per i piedi.

FLASH EDIZIONE 2015 - Nanni Moretti, 61 anni, che si commuove per una volta tenero, alla premiere di Mia Madre; l'orgasmo maschile in 3d del porno romantico di Gaspar Noè che sadicamente filma così in primo piano che il pubblico instintivamente alla scena ha reagito scansandosi perché se lo è visto arrivare in piena faccia. E a proposito di sesso: Cate Blanchett che dichiara 'non sono omosessuale, ma se pure fosse?', smentendo un coming out pre Cannes che aveva fatto il giro del mondo.

PANICO DA TOTOPALMA - Nessuno sa davvero chi vincerà. E così si improvvisano previsioni che lasciano il tempo che trovano. Di fatto così, per non sbagliare troppo, si ipotizzano tutti i film possibile. Oggi un critico italiano ha detto: ho messo nel mio Totopalma ben nove film sui diciannove in concorso. Non ne potevo fare a meno.

LINGUA MADRE - Registi che girano in inglese. Quest'anno è capitato a molti: al Sorrentino di Youth, a Matteo Garrone del Racconto dei Racconti, al greco Yorgos Lanthimos di The Lobster, al messicano Michel Franco e in parte a Jacques Audiard con Deephan.

FESTE - Tante ogni sera e superesclusive, brandizzate dagli sponsor del festival con giri di modelle e gran da fare di vip pr e degli stilisti. I nomi sono i soliti noti che vivono in un mondo parallelo dove non c'è povertà, non ci sono guerre... né film da vedere, ma solo flute di champagne e abiti pazzeschi. As usual. 

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