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L'India insolita negli scatti di Emiliano Pinnizzotto

L'India insolita negli scatti di Emiliano Pinnizzotto

Un Paese sconosciuto raccontato in foto, in mostra al Museo delle Civiltà – Museo Pigorini

16 maggio 2017, 12:28

Redazione ANSA

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L 'india di Emiliano Pinnizzotto - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'india di Emiliano Pinnizzotto - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'india di Emiliano Pinnizzotto - RIPRODUZIONE RISERVATA

 “UNUSUAL VISIONS” è il nome della mostra fotografica dell'agenzia Graffiti realizzata da Emiliano Pinnizzotto e visibile fino al 18 giugno al Museo delle Civiltà – Museo Pigorini.

Un estratto da quattro reportage fotografici dell'autore, attraverso un racconto di una India insolita, diversa, quasi sconosciuta e al di fuori dei circuiti turistici.

I tagliatori di teste del Nagaland, tatuati in volto, ultimi testimoni di una cultura che nei prossimi 10 anni probabilmente sarà scomparsa, ritratti nei loro villaggi e nelle loro capanne isolate.

L'antica lotta tradizionale indiana, Malla Yuddha o Kushti, fatta di prese, lanci e leve fino alla completa sottomissione dell'avversario; nel suo sacro ring "Akhara" retaggio della classe guerriera indiana, gli "Kshatrya".

La nudità dei Naga Baba, santi uomini nudi e rinuncianti, cosparsi solo di cenere, che scendono tra la gente dalle vette himalayane per le sacre festività indù, come l'imponente Kumbha Mela, e il suo confronto con la chiusura, in termini di nudità, sessualità e tabù, ancora molto presente nella società indiana.

E infine la piaga dell'oppio nei villaggi di confine tra India e Birmania, dove in queste zone remote, dimenticate da entrambi i governi, senza controllo e prevenzione, ormai un terzo degli uomini è divenuto schiavo dell'oppio, creando un vuoto incredibile nel tessuto sociale.

Le oltre 50 foto in mostra sono in prevalenza a colori e ritraggono questi uomini e queste storie così come sono state incontrate, raccontate senza censura e con la sola luce ambiente a disposizione. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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