NEW YORK - La copia stampata di una rara lettera scritta da Cristoforo Colombo andrà all'asta a New York. Si tratta di un testo che il navigatore italiano scrisse di suo pugno per informare i reali di Spagna sui risultati del suo primo viaggio verso le Americhe. Il documento, intitolato 'De Insulis nuper in mari Indico repertis' è conosciuto anche come 'La lettera di Colombo', e sara' messo all'incanto il 26 settembre alla Bonhams. E' stimato fino a un milione di dollari.
La lettera, in latino, fu stampata in diverse copie a Basilea in Svizzera nel 1494 e divenne uno dei best seller di quelli che erano all'epoca uno dei primi esempi di editoria. "Questo documento è importante perché rappresenta il primo annuncio della scoperta del nuovo mondo - ha detto all'ANSA Ian Ehling, direttore del dipartimento libri e manoscritti di Bonhams New York -. Questa copia fu acquistata ad un'asta nel 1876 da un collezionista e apparteneva a William Menzies, a sua volta un collezionista di New York". "La lettera - continua Ehling - e' una copia di alcuni manoscritti che Colombo mandò alla corte spagnola di ritorno dal suo primo viaggio. All'epoca quei documenti erano mantenuti segreti ma in quel modo si riuscì a stamparne delle copie nel 1493. Le prime furono pubblicate a Barcellona in Spagna e ne esiste solo una copia attualmente".
Ehling ha anche spiegato che altre copie, definite prima edizione, furono stampate nel sempre nel 1493 a Roma, ma senza illustrazioni, e ancora a Basilea. L'unica ancora rimasta rimasta della prima edizione di Basilea si trova ora nella Public Library di New York. La seconda edizione, in forma illustrata, fu ancora stampata a Basilea nel 1494. Le illustrazioni furono realizzate da un artista svizzero di cui non si conosce l'identità e che non partecipò al viaggio con Colombo. In particolare la copia racchiude due opere in una. La lettera di Colombo, in totale sette pagine e mezzo, e' preceduta da 'Historia Baetica' del compositore Carolus Verardus (Carlos Verardi) (1440-1500).
La lettera di Colombo cominciò a circolare in un'epoca in cui si stava diffondendo l'invenzione della stampa la quale diede un notevole impulso alla diffusione della notizia della scoperta del Nuovo Mondo. "In assenza degli attuali mezzi di comunicazione e informazione - ha spiegato Ehling - il documento divenne un best seller e lo strumento attraverso cui anche la gente comune apprese dell'esistenza di un nuovo mondo. Si andava in giro con una copia stampata della lettera e passava di mano in mano ragion per cui molte copie andarono perse". Infine in un momento negli Stati Uniti si e' messa in dubbio la figura dell'esploratore italiano, Ehling ha invitato alla cautela. "La scoperta del Nuovo Mondo cambio' tutto: nulla fu più lo stesso e ora noi non saremmo qui se non fosse stato per Cristoforo Colombo".
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