Da GLI INVISIBILI, un film su quattro giovani ebrei che decisero di rimanere da clandestini nella Berlino nazista, a L'ORA PIU' BUIA, sul dilemma del premier britannico Winston Churchill se entrare o meno in guerra contro Hitler; da un UN SACCHETTO DI BIGLIE, storia della fuga rocambolesca di due bambini dalla Francia occupata dai tedeschi a PARADISE sulla vita di vittime e carnefici in un lager nazista. Sono tra i principali film nelle sale italiane da ricondurre al Giorno della Memoria, il 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz da parte delle truppe russe, e omaggio internazionale ai milioni di vittime del nazifascismo.
Da Viggo esce finalmente in sala PARADISE diretto dal russo Andrej Konchalovsky, Leone d'Argento per la regia a Venezia 2016. In un film di grande impatto emotivo e visivo, Konchalovsky, decide di concentrare la sua narrazione sulle vicende di tre personaggi molto diversi tra loro, le cui storie sono destinate a intrecciarsi: una donna russa costretta in un lager, rea di aver nascosto a Parigi due bambini ebrei, un poliziotto francese collaborazionista e un ufficiale tedesco delle SS.
Da Notorius arriva UN SACCHETTO DI BIGLIE diretto da Christian Duguay, uscito in Francia lo scorso anno, dedicato alla storia vera di due fratellini ebrei che riuscirono a salvarsi, fuggendo insieme dalla Francia occupata dai nazisti fino alla Francia di Vichy. Il minore dei due, lo scrittore Joseph Josso, scrisse nel 1973 un libro per bambini dedicato a quel viaggio incredibile, divenuto un best seller (in Italia edito da Bur Rizzoli) con oltre un milione di copie vendute.
GLI INVISIBILI del regista Claus Rafle, è invece un film evento della Lucky Red, che sarà proiettato nelle sale italiane dal 25 al 27 gennaio ma che sarà anche dedicato alle scolaresche. Berlino 1943 i quattro giovani 'veri' protagonisti vengono brutalmente strappati dalla quotidianità: il diligente Eugen Friede, un tempo interessato solo alle ragazze, costretto dagli eventi ad impegnarsi politicamente; la timida Hanny Levy, che si tinge di biondo i capelli per diventare 'invisibile' e che cerca rifugio nell'oscurità delle sale cinematografiche di Berlino; il coraggioso Cioma Schonhaus, il più spavaldo dei quattro, che più di una volta si prende gioco delle autorità naziste e diventa uno scaltro fabbricante di passaporti falsi, salvando la vita degli altri e anche la sua; infine l'attraente Ruth Srmdt, che finge di essere una giovane vedova di guerra e si rifugia nel più improbabile dei posti: la casa di un ufficiale della Wehrmacht. Le interviste, registrate alcuni anni fa ai veri protagonisti, fanno da contrappunto al film, che si propone come insegnamento per le nuove generazioni a non arrendersi mai.
Tocca il tema del Giorno della Memoria in un contesto diverso, quello della Seconda Guerra Mondiale in Gran Bretagna, L'ORA PIU' BUIA diretto da Joe Wright, in sala da oggi con Universal. Il film racconta le prime settimane di governo di Winston Churchill, quando durante la Seconda Guerra Mondiale il grande statista britannico è di fronte a un dilemma: firmare un accordo di pace coi nazisti o proclamare guerra e contrattaccare con tutte le forze di cui dispone. La pellicola è già valsa al suo protagonista, l'attore Gary Oldman nei panni di Churchill, il Golden Globe per la miglior interpretazione maschile, e potrebbe regalargli il primo Oscar della sua carriera.
Infine PAGINE NASCOSTE, il nuovo film documentario di Sabrina Varani, che dopo la prima mondiale al Torino Film Festival arriva nelle sale per un lungo tour di proiezioni-evento e teniture, a partire dalla selezione nel 'festival diffuso' Il Mese del Documentario, promosso da Doc/it: un onore riservato a soli 2 documentari italiani di quest'anno. Il film di Sabrina Varani, distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, inizia il suo tour da Roma, alla Casa del Cinema, il 22 gennaio, in occasione della settimana della Memoria, per toccare tra gennaio e febbraio le principali città: dopo Roma, Milano, Genova, Napoli, Firenze, Torino, ancora Roma (dove sarà in tenitura all'Apollo 11) e altri centri. Il film prende le mosse dal nuovo romanzo di Francesca Melandri, 'Sangue giusto' ma non si adatta al libro, che è un puro racconto di finzione, ma alla vera storia dell'autrice che durante la scrittura del libro ha scoperto quanto suo padre avesse in gioventù aderito alla dittatura. Scoprendo così anche nella propria famiglia la rimozione di tanti italiani: tutti quelli che durante il Ventennio erano fascisti, e poi non lo sono stati più.
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