Riapre al pubblico, oggi 5 luglio, la Fenice di Venezia con un concerto degli ottoni dell'Orchestra e Coro del Teatro dedicato alla città, ai veneziani, al personale medico-sanitario. Saranno i fiati della Fanfare for the Common Man di Aaron Copland, diretta da Claudio Marino Moretti, ad inaugurare la serata, un brano scelto accuratamente per i suoi significati simbolici: nacque infatti in piena seconda guerra mondiale, nel 1942, come solenne composizione per ottoni e percussioni in onore di quell''uomo comune', una sorta di un milite ignoto, di fronte al quale l'artista non può che inchinarsi. E l'uomo comune stavolta, per la Fenice, è proprio il medico, l'infermiere, l'operatore sanitario, il personale medico-sanitario che durante le fasi più acute dell'emergenza da Covid-19 lotta in prima linea. In rappresentanza di tutta la categoria, una delegazione di personale sanitario della Regione sarà presente in sala.
Oltre a Copland anche musiche di Monteverdi, Gabrieli e Bach. Il concerto si svolgerà in una Sala rinnovata, con un'installazione semipermanente, un piano inclinato, che coprirà la buca dell'orchestra rialzandola e collegandola al palcoscenico, dove sono stati ricavati posti a sedere a debita distanza l'uno dall'altro.
Sarà una sorta di ossatura in legno di una nave in via di costruzione (e con settanta persone sedute in prua): un'immagine che non vuole ricordare l'idea di un naufragio, quanto piuttosto quella di un'arca che traghetterà il settore del teatro in avanti, in un mondo nuovo.
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