La corsa per gli Oscar al miglior film internazionale quest'anno era particolarmente agguerrita e l'ingresso nella shortlist annunciata oggi a Hollywood non era scontato: sono entrati l'argentino 'Argentina 1985', il 'Corsetto dell'Imperatrice' dell'austriaca Marie Kreutzer su un anno della vita della principessa Sissi.
Ce l'hanno fatta il belga 'Close' di Lucas Dhont Grand Prix a Cannes, 'Holy Spider' del danese Ali Abbasi, 'Saint Omer' della francese Alice Diop forte di ben due riconoscimenti a Venezia 79 tra cui il Leone d'oro, e il remake tedesco per Netflix di 'Tutto e' Tranquillo sul Fronte Occidentale'.
In corsa per la nomination anche il cambogiano 'Return to
Seoul', l'indiano 'Last Film Show', il messicano 'Bardo',
l'irlandese 'The Quiet Girl', 'The Blue Caftan' del Marocco,
'Joyland' del Pakistan, il polacco 'EO' premio della giuria a
Cannes, 'Decision to Leave' della Corea del Sud (il regista Park
Chan-Wok a Cannes ha vinto come miglior regista) e 'Cairo
Conspirazy', candidato dalla Svezia.
Tra i grandi esclusi, oltre a 'Nostalgia' di Mario Martone,
non e' entrato lo spagnolo 'Alcarras', Orso d'Oro a Berlino.
Concorrevano per la shortlist 92 film prodotti fuori dagli Stati
Uniti (e girati in una lingua che non è al 50% l'inglese).
"E' la proposta più forte degli ultimi anni", aveva scritto
'Variety' alla vigilia. La cinquina finale sarà annunciata il
24 gennaio, l'Oscar il 12 marzo.
L'Academy assegna il premio per il miglior film
internazionale (si chiamava allora miglior film in lingua
straniera) dal 1957: da allora i film europei hanno dominato la
piazza vincendo 53 volte, contro cinque vittorie per film
dall'Asia, tre ciascuno per Africa e Sud America e uno a testa
per Canada e Messico.
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