Dagli inizi con Adriano Celentano agli incontri fortunati con Giorgio Gaber, Dario Fo, Paolo Conte o Beppe Viola. Ma soprattutto l'amore per il rock e per il jazz, le persone e le loro storie. Così l'emozione e la magia di Enzo Jannacci prendono vita nello spettacolo 'Jannacci e dintorni', realizzato negli studi di Radio Rai e disponibile su Rai Play dal 2 dicembre.
Le voci sono quelle di Simone Colombari e Max Paiella, che con maestria e sensibilità narrano e interpretano la storia unica di un grande artista, che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama culturale italiano. "Jannacci e dintorni" è un tributo appassionato ad un personaggio che ha saputo coniare un linguaggio unico e universale.
"Riscoprire i suoi testi, così innovativi, che parlavano negli anni Sessanta e Settanta di temi come l'emarginazione, la solitudine, la povertà con parole pesanti dette sorridendo è una cosa doverosa - dicono Paiella e Colombari- sono canzoni che potrebbero essere minifilm, tanto forti sono le immagini che trasmettono". È uno spettacolo che va oltre la semplice esecuzione musicale, proponendosi come un vero e proprio racconto di vita e di impegno sociale, dove la quotidianità e le sue contraddizioni vengono trasformate in opere d'arte. È il racconto di capolavori che vanno da "El purtava i scarp del tennis", uno dei primi brani da solista di Enzo Jannacci, a "Vengo anch'io no tu no", il pezzo che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Con Jannacci che si propone in tanti modi diversi: nei dialoghi al bar, nel Milan che pareggia zero a zero, nella foto di un figlio senza motorino, nell'istantanea in bianco e nero di una donna davanti a una fabbrica che si chiamava Vincenzina, o in un altro scatto, dove Veronica dava il suo amore per una cifra modica. Storie che Jannacci restituiva con quella sua proverbiale leggerezza ma che allo stesso tempo colpivano per il loro significato più profondo. È un progetto di Radio Rai partito nel maggio scorso con la piece audio/ video "Ballantini e Petrolini".
"L'ambizione - afferma il direttore di Radio Rai, Flavio Mucciante - è quella di rilanciare la memoria dei grandi artisti che hanno segnato la storia della cultura e dello spettacolo in Italia e, al tempo stesso, realizzare un prodotto multimediale, partendo da uno dei generi più difficili da rappresentare in TV: il teatro". Sul palco della storica sala A di via Asiago musica dal vivo con Attilio Di Giovanni (pianoforte e direzione musicale), Gino Mariniello (chitarra classica ed elettrica), Alberto Botta (batteria e percussioni), Flavio Cangialosi (basso e fisarmonica), Mario Caporilli (tromba e flicorno), Claudio Giusti (Sax, tenore e contralto). Regia di Ilaria Pacelli e Lorenzo Gioielli. Lo spettacolo con una ricca serie di contributi extra sarà disponibile dal 2 dicembre su Rai Play.
Agenzia ANSA
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