La Diane Arbus che nessuno ha mai
visto. Dal 12 luglio al Met Breuer, il museo su Madison Avenue
che molti newyorchesi chiamano ancora "il vecchio Whitney", sono
in mostra 100 fotografie che nel loro insieme ridefiniscono una
delle artiste più influenti del XX secolo. Arbus, morta suicida
nel 1971, aveva lasciato gli scatti dei suoi esordi inscatolati
nella camera oscura di una cantina al numero 29 di Charles
Street nel Greenwich Village. Stampe rimaste a lungo sconosciute
e mai inventariate, ma che il Met ha ottenuto nel 2007 dalle
figlie della fotografa. Oggi la mostra.
"Penso di avere un piccolo angolo speciale sulla natura delle
cose. Penso che ci sono cose che nessuno vede e nessuno vedrebbe
se non le avessi fotografate", aveva detto la stessa Diane. Gli
scatti risalgono al periodo 1956-1962, sette anni in cui la
Arbus, madre e moglie degli anni '50, si trasformò in una delle
più' spietate e espressive narratrici del suo tempo.
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