MILANO - La carriera artistica di Valerio Adami viene
ripercorsa in una mostra retrospettiva, aperta dal 22 settembre
al 12 novembre presso la Fondazione Marconi a Milano. Sono
esposte 70 opere che partono dai primi anni Sessanta, quando
Adami, nato nel 1935 a Bologna, iniziò ad affermarsi a Milano.
Nato artisticamente nel clima della Pop Art, soprattutto
della scuola di Andy Warhol e Roy Liechtenstein, Adami è sempre
rimasto legato alla realtà, espressa anche in visione
fumettistica, ma inserendovi personaggi, ambienti e oggetti
interpretati con intrecci surreali e colori acrilici netti,
senza sfumature. Non ha neppure trascurato di rivolgersi
talvolta ad ispirazioni letterarie e filosofiche.
Tra le opere più significative di questa mostra figura
"L'uovo rotto" (1964), dal cui guscio non esce però il solito
pulcino, bensì un'auto Rolls-Royce rossa. Del 1976 è un altro
grande dipinto: "Studio per un disegno d'après Glas", ispirato
ad un testo del filosofo francese Jacques Derrida.
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