La raffinatezza della Villa
Imperiale di Katsura e la semplicità delle case rurali minka
anni '50. Il movimento Metabolista anni '70, con progetti
emblematici come la Nakagin Capsule Tower Building, e la
sperimentazione della Miyajima o della Face House. Fino
all'Arimasuton Building, dove la forma delle abitazioni è
definita dagli stessi inquilini, o la Small Bathhouse in Izu,
sospesa su una sorgente termale.
Dal 9/11 al 26/2, debutta al Maxxi 'The Japanese House.
Architettura e vita dal 1945 a oggi', prima mostra in Italia sul
tema della casa nell'architettura e società giapponese. Un
viaggio, co-prodotto con Japan Foundation, Barbican Centre e
Museum of Modern Art Tokyo, attraverso i lavori di archistar
come Kenzo Tange, Toyo Ito, Kazuyo Sejima e Shigeru Ban; dei
loro maestri finora meno conosciuti in occidente, come Seike
Shirai, Kazuo Shinohara, Kazunari Sakamoto; e di nuovi giovani
progettisti. Nell'allestimento di Atelier Bow-Wow, anche
riproduzioni della House U di Ito e del rifugio di Ban.
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