Erano gli anni '50 quando vicino al
Borgo di Pratica di mare, alle porte di Roma, uno scavo rivelò
una sorpresa principesca: un tumulo di 18 metri di diametro, con
oltre 60 preziosi vasi, armi, oggetti in argento, databili VII
a.C. E' da qui che riparte la leggenda di Enea, l'eroe cantato
da Virgilio, e del suo mitico Heroon (la monumentale sepoltura
che gli antichi dedicavano solo ai grandi), che per la prima
volta dal 7/1 si mostra al pubblico con l'apertura dell'Area
archeologica dell'antica Lavinium.
Oggi all'interno della tenuta dei Principi Borghese, il sacro
Heroon di Enea con le sue Tredici Are e i tratti vagamente
orientalizzanti è visitabile grazie a un accordo tra il Comune
di Pomezia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e
Paesaggio dell'area metropolitana di Roma, provincia di Viterbo
ed Etruria Meridionale. Un unico percorso riunirà la visita al
Museo Lavinium, dove sono conservati i reperti votivi, e al sito
con i monumentali altari di tufo, l'edificio delle cerimonie e
due fornaci.
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