"Foglie di Pietra si erge in altezza
perché lavorando su un suolo pubblico non dovevo occupare
spazio. I miei due alberi sollevano un masso di 11 tonnellate
per provocare un senso di stupore che deve far riflettere sul
contenuto dell'opera: la realtà che la circonda, l'architettura
della città basata sul naturalismo. Per questo il titolo Foglie
di Pietra. Ma l'opera è anche una riflessione sulla materia, il
marmo e la sua natura. Il capitello corinzio scolpito nel blocco
rappresenta la memoria storica. Ho sollevato il blocco per
indicare l'elevazione dell'uomo e far pensare che le rovine sono
nel sottosuolo". E' lo stesso maestro Giuseppe Penone a spiegare
- nel corso di una conferenza stampa a Palazzo della Civiltà,
dove ha luogo (27/1 -16/7) la sua mostra "Matrice" - il
significato della sua scultura intitolata Foglie di Pietra,
donata da Fendi alla città di Roma, per essere installata
permanentemente a Largo Goldoni davanti al Palazzo sede della
griffe.
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