La magnifica Scuola di Atene nella Stanza della Segnatura, con le riflessioni 'umane' dei più grandi filosofi dell'antichità, da Platone ad Aristotele a Socrate, che dialoga con la speculare parete del Trionfo della Religione, in cui si celebra il Verbo divino. E poi via via, lasciarsi emozionare dalla bellezza eterna della Stanza dell'Incendio di Borgo, della Stanza di Eliodoro e della Sala di Costantino in un susseguirsi di imperdibili affreschi. È una sorprendente luce naturale quella che accompagna il visitatore fin dentro i capolavori delle celeberrime Stanze di Raffaello, dipinte dal Genio di Urbino tra il 1508 e il 1524, che da oggi vantano una nuova illuminazione grazie al lavoro progettato e realizzato per Musei Vaticani da Osram. Seguendo il concetto dei 'colori corrispondenti' già utilizzato per il rinnovo della luce nella Cappella Sistina, circa 2400 Led con un elevatissimo livello di integrazione geometrica permettono nelle Stanze affrescate per Papa Giulio II di esaltare in modo naturale le cromie usate da Raffaello aumentando l'uniformità dell'opera d'arte. Ma a goderne non è solo lo sguardo, perché la nuova illuminazione permette un congruo risparmio energetico, oltre a evitare di 'stressare' gli affreschi con le radiazioni ultraviolette e infrarosse.
Dopo l'illuminazione progettata per la Cappella Sistina e poi quella per Piazza San Pietro, continua dunque anche con la direzione di Barbara Jatta l'opera di valorizzazione e tutela al servizio dei gioielli dell'arte mondiale custoditi nei Musei del Papa. "Grazie alla collaborazione con Osram riusciamo a ottenere il 70% di risparmio di energia elettrica rispetto a prima", spiega la direttrice Jatta, "inoltre rispettiamo la natura, come ha indicato di fare Papa Francesco nel Laudadio si'". "Con la nuova illuminazione oggi finalmente le stanze più famose del mondo si possono godere al meglio della visibilità: la luce che ora accompagna le opere d'arte le rende più leggibili. Queste stanze sono uno straordinario esempio di antropologia cattolica, in cui si espresse il talento di un giovanissimo Raffaello. Peccato che lui ai suoi tempi non abbia potuto vedere questa luce", ha spiegato oggi Antonio Paolucci, già direttore dei Musei Vaticani. Il professore, che da direttore presentò la nuova luce della Cappella Sistina, ha voluto anche sottolineare il ruolo nel segno della continuità svolto nel progetto dalla nuova direttrice, che oggi ha aperto la presentazione lasciando poi subito la parola al suo predecessore: "Esattamente un anno fa Barbara Jatta è diventata prima vicedirettrice e poi direttrice dei Musei Vaticani, ed è stato davvero un passaggio di consegne tra due amici. Sono felice che lei abbia proseguito al meglio il lavoro svolto per questo progetto".
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