Lo straordinario Cristo ligneo della
chiesa romanica di San Giorgio Martire (sec. XII) a Petrella
Tifernina in Molise si prepara a tornare a splendere dopo un
certosino restauro che lo ha liberato da ben 15 strati di
ridipintura e ha permesso di datarlo tra la fine del 1400 e la
prima metà del 1500.
Da sempre oggetto di culto per la popolazione di Petrella
l'opera - finora sottovalutata e sconosciuta - si rivela in
tutta la sua bellezza, ricca di risultati sorprendenti, grazie
all'iniziativa del coro parrocchiale che nel maggio 2015 ha
chiesto l'intervento di RSF - Restauratori Senza
Frontiere-Italia. Dopo i primi sopralluoghi, l'opera è stata
trasferita presso i laboratori di Roma per le prime indagini
diagnostiche. La comunità di Petrella ha poi finanziato
l'intervento di restauro mediante una raccolta fondi effettuata
"porta a porta". Il comitato direttivo di RSF, da parte sua, ha
contribuito alla realizzazione del progetto mettendo a
disposizione, su basi volontarie, la professionalità e
l'esperienza dei propri componenti nonché quella di alcuni
esperti che fanno parte del Comitato Scientifico
dell'Associazione, primo fra tutti lo storico e critico
dell'arte Claudio Strinati.
Tra le tante scoperte e risultati rimarchevoli, uno emoziona
e stupisce: la rimozione dell'ultimo strato di ridipintura rende
tutti nuovamente partecipi dello sguardo vivo del Redentore, gli
occhi aperti del Cristo ancora in vita, rivolti verso i fedeli.
L'opera, restituita, sarà presentata da RSF e Claudio
Strinati, il 22 luglio 2017 a Petrella Tifernina (Campobasso)
presso la chiesa di San Giorgio Martire. Il giorno 20 luglio
alle ore 11 si terrà la conferenza stampa alla quale parteciperà
anche Caterina Bon Valsassina, direttore generale archeologia
belle arti e paesaggio del Mibact, nella sala Molajoli della
sede del Mibact - Dg Archeologia in via di San Michele 22 a
Roma.
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