NEW YORK - Nel museo che già raccoglie la collezione di opere di Edward Hopper più vasta al mondo entrano ben 4.000 tra lettere personali, disegni, ricevute di galleristi, taccuini appartenuti all'artista che nel salone della fondatrice avvio' la sua carriera. Il nuovo Whitney disegnato da Renzo Piano ha ricevuto la grande donazione dal fondo della Arthayer R. Sanborn Hopper Collection Trust. Il materiale, appartenuto anche alla moglie e dal 1923 musa di tutti i suoi soggetti femminili, Josephine Nivison, formerà la base del futuro Sanborn Hopper Archive.
"Gli Hopper conservavano tutto meticolosamente", ha spiegato Carol Troyen, responsabile per la pittura americana al Museum of Fine Arts di Boston: "Taccuini, foto, lettere, ricevute, gettano luce sulla vita quotidiana della coppia, le loro amicizie, gli aspetti finanziari della produzione da artista di lui e sulle sue riflessioni personali in materia di pittura".
Un anno all'insegna dell'Hopper più privato nel cinquantesimo anniversario dalla morte: in autunno a Nyack, nella casa con vista sull'Hudson dove il maestro del realismo americano era cresciuto, sarà esposta una selezione di oltre mille cimeli e disegni di infanzia di Hopper donati anche questi dalla Sanborn Hopper Collection. Ma mentre la Hopper House si concentrerà sugli anni creativi, il Whitney e' entrato in possesso del "dietro le quinte" del periodo della maturità che metterà su appuntamento a disposizione del pubblico e degli studiosi.
Il museo sulla High Line ha uno stretto collegamento con il pittore di "House on the Railroad". Nel 1920 l'artista ebbe la sua prima personale nel Whitney Studio Club, il precursore del museo dei nostri giorni che ospita oltre tremila opere dell'artista. E quando la nuova sede da 422 milioni di dollari fu inaugurata nel 2015, una galleria a piano terra ricostruì la collezione di Gertrude Vanderbilt Whitney, la fondatrice: quasi un salottino, o una capsula del tempo, assieme ai disegni che Hopper, giovanissimo e squattrinato, fece nella scuola di pittura aperta dalla mecenate per ragazzi di talento come lui. 20 centesimi a lezione e la possibilità di copiare nudi dal vivo, ma e' stato così che e' nata l'arte di cui il museo e' oggi custode.
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