Prelevati campioni di acqua e
della patina gialla che ricopre le tre statue in bronzo (una
copia dell'originale) collocate al centro della vasca della
fontana Maggiore di Perugia. Saranno analizzati per chiarire il
'mistero' della colorazione improvvisamente assunta dalle ninfe
dopo che, come accade ogni inverno, era stata sospesa
l'erogazione dell'acqua per evitare danni per il gelo.
L'operazione è stata condotta dagli esperti dell'Istituto
centrale del restauro insieme alla Soprintendenza ai beni
culturali dell'Umbria al Dipartimento di chimica della locale
Università e al Comune. Utilizzando un cestello posto
all'estremità di un braccio estendibile di un autocarro, uno di
loro ha raggiunto la vasca al centro della fontana. Ha quindi
prelevato i campioni che saranno ora sottoposti ad analisi
chimico-fisiche e biologiche. Che verranno eseguite prima
dall'Istituto per il restauro e poi dai chimici dell'Ateneo
perugino.
La copia delle ninfe e' stata collocata in occasione del
restauro del 1997 mentre le statue originali, risalenti al 1280,
sono conservate nella vicina Galleria nazionale dell'Umbria.
La Fontana Maggiore - si legge sul sito del Comune di Perugia
- fu realizzata tra il 1278 e il 1280 da Nicola e Giovanni
Pisano, per celebrare la realizzazione del nuovo acquedotto. Il
progetto si deve a fra' Bevignate, mentre la parte idraulica fu
eseguita da Boninsegna da Venezia.
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