Sarebbe custodita a Caprarola
(Viterbo) nel Palazzo Farnese, famosissima villa pentagonale del
XV secolo e ora gestita dal Polo museale del Lazio, la prima
immagine di un fabbricante di maschere, dipinta nel ciclo
pittorico eseguito dal 1553 da Taddeo Zuccari, nella "Stanza
dell'Aurora".
La scoperta viene da Guerino Lovato, uno dei più famosi
"mascherai" di Venezia nella sua bottega "Mondonovo", animatore
del Carnevale lagunare. Su questo ritrovamento, Lovato ha
pubblicato un saggio, in uscita il 2 febbraio prossimo.
"In un ovale dei quattro agli angoli dell'affresco centrale -
spiega Lovato - dipinge la 'casa del Sonno' mettendo in primo
piano Morfeo, come un Genio alato nudo e ricciuto, giovane come
un Eros adolescente, seduto su dei panni colorati e intento a
modellare, su di un desco giallo, una nuova maschera che lo
fissa negli occhi. Vicino ha un ammasso di creta informe e sopra
quattro maschere finite, due femminili e una maschile ricca di
barba e baffoni".
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