(ANSA) PALERMO, 9 APR - Il Museo del papiro Corrado Basile di
Siracusa ha messo in vendita 20 frammenti di papiri greci e
demotici della propria collezione per autofinanziarsi ed evitare
così la chiusura. I pezzi sono di "accertata provenienza,
acquistati circa dieci anni fa e, per quanto di conoscenza,
inediti, si legge nell'avviso. L'ente è una realtà unica al
mondo, estensione naturale dell'Istituto internazionale del
papiro fondato da Anna Di Natale e Corrado Basile, due nomi noti
nel settore per il loro impegno nella ricerca papirologica,
anche in collaborazione con Il Cairo. L'inusuale annuncio non è
passato inosservato ed ha scandalizzato molti studiosi e
appassionati per la scelta dei due ricercatori di privarsi di
rari reperti risalenti a 1500 anni fa in modo così plateale. La
direttrice del Museo siracusano Anna di Natale, contattata, ha
risposto che Il Museo del papiro ha deciso di mettere in vendita
alcuni papiri della propria collezione "per reperire risorse
dopo che la Regione ci ha dimezzato i contributi".
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