Interventi di messa in
sicurezza ultimati su 350 opere delle 6 mila recuperate dopo il
sisma del centro Italia e custodite nel deposito regionale di
Santo Chiodo di Spoleto. A dirlo all'ANSA è la soprintendente ai
Beni culturali dell'Umbria, Marica Mercalli. Che spiega come "il
lavoro "sta andando avanti quotidianamente".
"E' un'opera colossale - ha spiegato Mercalli - che necessita
di tempo e risorse, anche in termini di personale". In tal senso
la soprintendente ha annunciato che sarà avviato un nuovo
cantiere didattico dell'Opificio delle pietre dure di Firenze e
si è in attesa dell'attivazione di alcune borse di studio.
"Ogni opera che viene salvata è un passo in avanti verso la
normalità", ha sottolineato Mercalli che intanto pensa a un
eventuale ritorno dei tesori del museo della Castellina di
Norcia. "Dopo l'annuncio di Brunello Cucinelli di voler
contribuire al recupero del museo - ha aggiunto -, credo che sia
d'obbligo immaginare, una volta completati i lavori, il ritorno
delle opere nella loro sede d'origine, per altro queste opere
non hanno riportato danni troppo gravi".
Sono ancora da ultimare, invece, le procedure di affidamento
dei lavori per la rimozione delle macerie all'interno della
Basilica di San Benedetto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA