Una sola mostra, sei sedi diverse:
così Milano rende omaggio a Alik Cavaliere a venti anni dalla
morte dello scultore che fu studente, docente e anche direttore
dell'Accademia di Brera.
"Palazzo Reale, ospitando in Sala delle Cariatidi e in
giardino il focus principale della mostra, diventa ideale corpo
centrale, tronco e radici, di un progetto espositivo
affascinante e complesso" ha spiegato alla presentazione
l'assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno, ricordando
che l'esposizione fa parte del cartellone che la città dedica
quest'anno al Novecento Italiano. Oltre a Palazzo Reale la
mostra gratuita 'Alik Cavaliere. L'universo verde' (visitabile
dal 27 giugno al 9 settembre) si dipana per il museo del
Novecento, che ospita le Avventure di Gustavo B, l'università
Bocconi, Palazzo Litta, le Gallerie d'Italia e l'Atelier Alik
Cavaliere in un percorso che unisce dalle monumentali
Metamorfosi dei tardi anni Cinquanta alle incisioni.
"Nessun artista, nella scultura del Novecento, ha scolpito il
mondo della vegetazione e, per essere più precisi, l'universo
verde delle foglie, dei frutti, dei cespugli, degli arbusti,
degli alberi, come Alik Cavaliere" ha spiegato la curatrice
della mostra Elena Pontiggia. Un artista che ha unito tante
fonti di ispirazioni diverse - da De Chirico a Magritte, da
Giacometti a Duchamp, dall'informale alla Pop Art all'arte
concettuale - caricandole di suggestioni poetiche e filosofiche
con riferimenti a Lucrezio, Campanella, Petrarca, Leopardi,
Giordano Bruno, Spinoza, Shakespeare, Rousseau, Ariosto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA