Il critico d'arte Philippe Daverio
è stato nominato dal tribunale di Arezzo perito super partes per
la valutazione del prezzo di indennizzo dell'Archivio Vasari. Il
ministero dei Beni Culturali, nel decreto di esproprio dello
scorso aprile, lo ha stabilito in 1,5 milioni, cifra contestata
dai proprietari espropriati, i fratelli Festari, che hanno
avviato la procedura giudiziaria. Gli altri periti sono Renato
Saggiori, scelto dalla famiglia, e Francesco Caglioti, nominato
dal ministero.
Due giorni fa aveva rinunciato all'incarico Claudio Strinati,
ricusato dai Festari che in precedenza avevano contestato anche
la scelta dell'ex ministro Antonio Paolucci, poi ritiratosi
spontaneamente. Le carte, fra le quali ci sono un sonetto di
Michelangelo e lettere dei grandi del Rinascimento, sono
conservate in un armadio di ferro nella casa di Giorgio Vasari.
La contesa sull'archivio va avanti da decenni ed è passata
attraverso accese polemiche e procedimenti giudiziari sia penali
che civili. Attualmente è di proprietà dello Stato, dopo
l'esproprio, ma i fratelli Festari contestano come detto
l'indennizzo giudicato troppo basso.
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