Cosmopoliti, urbanisti, riformatori.
In 40 anni di regno, dal 193 al 235 d.C., rivoluzionarono
l'assetto viario di Roma e fecero arrivare grano e olio a quasi
un milione di abitanti. I Severi tornano al Colosseo con Roma
Universalis. L'impero e la dinastia venuta dall'Africa, prima
mostra dedicata a governo e discendenza di Settimio Severo e di
sua moglie Iulia Domna.
''Una famiglia un po' trascurata finora - dice il direttore del
Parco Archeologico, Alfonsina Russo - Ma furono portatori di
grandi innovazioni: con la Costituzione Antonina conferirono
cittadinanza romana a tutti i cittadini liberi residenti
nell'Impero, una sorta di Ius Soli ante litteram''.
La mostra porta al Colosseo un centinaio di reperti da musei
italiani e stranieri e prosegue tra Palatino e Fori in 7 aree
finora chiuse al pubblico, come il Vicus ad Carinas che con
l'Arco del ladrone si snoda fino al Templus Pacis, il Tempio di
Romolo con i ritratti severiani trovati nel 2014, Terme di
Elagabalo, Stadio Palatino e Sala dei capitelli
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